Immaginate un tavolo in giardino con fogli sparsi ovunque e tre ragazze a fare , come si dice, il punto della situazione…
Tre teste, tre punti, tre, pallini, palline, noi, tre pois...
< Si, dai! >
< E’ simpatico…incisivo? >
< Non lo so, ma sono tre: tre punti fermi, tre ruote, tre cerchi, tre singoli, tre identità,.. >
Qualche giorno dopo, le telefonate: < ..e se fosse “Trame”? Come una tela, un intreccio . Ricordate com’è fatta? Una trama cucita, unita. Fili che si incastrano e assieme si rafforzano. In conclusione formano un unico pezzo, bello saldo!>
Già, ma esistevamo da prima.
Conosciute chi dagli studi superiori e chi da quelli accademici, abbiamo trovato modo di fare squadra, nonostante le scelte alle volte diverse di ognuna di noi.
Ci lega una sorta di alchimia, se così si può chiamare, e proprio perché siamo in tre bilanciamo la fatica degli impegni quotidiani.
Lavorando in questo modo riusciamo a mantenere l’equilibrio, importante anche per darci modo di mantenere la propria individualità e ciò è necessario anche per il lavoro artistico.
I messaggi che intendiamo trasmettere provengono, come tutti i lavori artistici, dalla ricerca su stati d’animo, dolori e pensieri dai quali cominciano a muoversi gli ingranaggi delle idee ed è certo che ognuna di noi ha una visione e una sensibilità diverse, che spesso cerchiamo di unire.
Abbiamo perciò fatto crescere delle idee assieme, le abbiamo costruite ed hanno funzionato.
Quindi…continuiamo così!
Un lavoro? Praticamente si; inevitabilmente mosso da una forte passione , non può essere altrimenti!
Certo, le titubanze iniziali non sono mancate:
< Ma lo possiamo fare? Ce la possiamo fare? > Proviamo una, due , tre volte a concretizzare le idee. Cerchiamo amici che come noi hanno voglia di mostrare e dimostrare qualcosa. Poi cerchiamo ancora contatti, cerchiamo ancora persone.
Se all’inizio siamo partite con fiere e mostre, adesso pensiamo anche ad eventi diversi e tentiamo di portare in giro un vero e proprio spettacolo.
Si perché vogliamo fare molto e ci piace stravolgere le nostre aspettative: l’arte e la pittura unite alla performance , per esempio.
Ci piace sperimentare e provare tecniche e metodi pittorici diversi, suggeriti anche da altri.
Ci piace l’idea di far nascere collaborazioni che vanno ad accrescere il nostro “fare arte”.
“Trame a pois” è quindi complicità, difficoltà e sacrificio.
“Trame a pois” è un tavolo; un sacco di scartoffie; una connessione internet che va e che viene; è un
< ma chi doveva comprare le catenelle per le tele? >.
“Trame a pois” è la vasca da bagno sporca di un colore di bodypainting non ben decifrabile!
E’ la stanchezza mentale dopo aver scritto progetti fino a tardi e quella fisica dopo aver montato i nuovi telai nel nostro stanzone di fortuna. E’ la soddisfazione di aver caricato tutto nel furgone, generosamente prestato da altri per l’ennesima volta.
E’ il sostegno di amici e parenti che prestano il loro aiuto per la correzione di testi e di progetti complicati, e il loro aiuto nel donarci immancabilmente il loro corpo da imbrattare con i colori!
“Trame a pois” è l’entusiasmo di un progetto ambizioso all’estero e la carica al ritorno, pronte per farne un altro!
“Trame a pois” è tutto questo: è una squadra energica e la volontà di mettersi in gioco…in tre!